domenica 28 dicembre 2008

PICCOLO SPAZIO, PUBBLICITA'

In principio furono le bottiglie di whisky e le sigarette griffate. Poi vennero le auto made in Italy e l'acqua col logo. Alla fine arrivò il tempo del main sponsor. Dite addio ai vecchi messaggi subliminali: immagini di marche, marchette e marcone butatte qua e là tra un fotogramma di un film e una battuta sul set. Oggi la pubblicità sul grande schermo si fa con spavalderia. Quasi alla luce del sole. Qualche esempio? Prendete l'ultimo cinepanettone (senza canditi né storia) di Natale. Lì, tra un gluteo alla brasiliana e una bestemmia alla romana, i cosiddetti main sponsor si sprecano: c'è il network satellitare che tappezza, non si sa come né il perchè, la redazione di una oscura rivista di cartelloni con il proprio logo; il colosso dei pc che fornisce la bellona di turno tutta la gamma dei più aggiornati (mini) laptop attualmente sul mercato; l'operatore telefonico che dispensa videochiamate e messaggi transoceanici con brand rigorosamente in vista . Il tutto senza che nessuno senta la necessità di nascondere, occultare, camuffare.
Che sia il cinema la vera anima del commercio?

sabato 13 dicembre 2008

YOU DON'T TUBE

Dopo la stretta sulle immagini osè, quella sulla Champions League. Il nuovo corso "bacchettone" di YouTube colpisce anche il calcio: niente più goal di Fernando Torres, Deco e Ibra sul portale video più grande e importante del web, con più di 300 milioni di utenti. Da qualche settimana infatti tutti i video caricati sulle partite di quella che una volta si chiamava Coppa dei Campioni, sono diventati dei fermi immagine dove al massimo si può ascoltare una canzone di sottofondo o il telecronista commentare gli highlights completamente al buio, visto che nessuno li può vedere. Dietro questo inaspettato giro di vite pare ci sia una protesta formale della Uefa che ha minacciato il portale posseduto dal colosso Google di portarlo davanti a un giudice per una possibile violazione del copyright.
Ma non è finita qui: oltre ai video ufficiali (sintesi prese dalle reti tv che detengono i diritti della Champions) nel mirino di YouTube stanno finendo anche quei filmati amatoriali ripresi da innocui tifosi durante le partite direttamente dalla tribuna o dalla curva degli stadi. E' il caso di un tifoso juventino che si è visto cancellare il video della punizione vincente di Del Piero in Real Madrid-Juventus. Punizione che lui e il suo occhio elettronico si erano gustati comodamente appollaiati nel settore ospiti del Santiago Bernabeu, mica sulla poltrona di casa.

martedì 2 dicembre 2008

LA CASTA DELLA MINERALE

Il buon Vasco aveva elogiato le virtù benefiche della Coca (cola) con tutte quelle sue bollicine. Da Venezia a Milano passando per Roma e la Toscana i sindaci di città grandi e piccole da un po' di tempo sponsorizzano con la stessa verve l'acqua che sgorga direttamente dai rubinetti dei propri concittadini.
Insomma niente più effervescenti naturali, al bando le molecole di sodio che si perdono in un mare di equilibrata frizzantezza, addio alla bottiglia che fa plin plin.
D'altronde perchè spendere soldi e fatica al supermercato quando dalla fontanella di ogni cucina ogni giorno può uscire gratis (si fa per dire) un'acqua limpidissima, altissima e buonissima. Talmente tanto che alcune amministrazioni locali hanno fatto partire da quest'anno una campagna di sensibilizzazione dal basso: manifesti, spazi pubblicitari e ordinanze per bandire dalle mense pubbliche - comprese quelle scolastiche - la bottiglia di minierale per rimpiazzarla con una più alternativa caraffa. Insomma tutti pazzi per l'acqua alla spina, o quasi.
A Carpi - città in provincia di Modena - indovinate chi non ne vuole proprio sapere di attaccarsi alla canna della cucina? Come segnala il blog CarpiBec i tavoli di sindaco, assessori e consiglieri durante i consigli comunali sono ancora inondati da bottigliette di minerale, effervescente e naturale: insomma niente caraffe ma solo una marea di tappi di plastica.
Che sia nata anche la casta della minerale?