venerdì 24 luglio 2009

SCHERZI DEL NAVIGATORE: IN VIAGGIO PER CAPRI FINISCONO A CARPI

Sognavano Capri, il mare e i Faraglioni, e invece si sono ritrovati a Carpi, in provincia di Modena, sotto il sole cocente della pianura padana. Il tutto per una consonante sbagliata sul navigatore satellitare.
E' stata una vera e propria odissea quella capitata qualche giorno fa a una coppia di turisti svedesi in vacanza in Italia che aveva deciso di passare qualche giorno al mare. I due, entrambi sulla cinquantina, erano partiti da Venezia con destinazione l'isola di Capri. Per trovare la strada giusta si erano affidati al proprio navigatore satellitare, convinti che li avrebbe guidati a destinazione nel minor tempo possibile. Peccato però che non avessero fatto i conti con i trabocchetti della lingua italiana. Al momento di digitare il nome della città di arrivo (Capri), infatti, qualcosa è andato storto e la "p" e la "r" del nome della magnifica isola campana si sono scambiati di posto. Risultato: i due "turisti per caso" sono arrivati a Carpi, in provincia di Modena.
Nonostante all'orizzonte non ci fosse nemmeno l'ombra di un gabbiano, la coppia era realmente convinta di essere arrivata sull'isola dei Faraglioni e così, parcheggiata l'auto, si è diretta a piedi all'ufficio turistico comunale per chiedere informazioni su come poter visitare la famosa "Grotta Azzurra". In un primo momento gli operatori del centro hanno pensato che la coppia svedese fosse alla ricerca di una pizzeria o ristorante. Poi dopo un breve colloquio in inglese il giallo è stato risolto.
Come hanno raccontato gli stessi operatori su Facebook, i due turisti hanno spiegato loro di esser partiti di buon mattino da Venezia alla volta di Capri e di essersi affidati al proprio navigatore satellitare per conoscere tempi di percorrenza e autostrade. Ma qualcosa non ha funzionato: i due sono arrivati a Carpi dopo ben sette ore di viaggio, seguendo un itinerario evidentemente sballato. Ecco perché, dopo tanto viaggiare, si erano convinti che la città dove erano approdati doveva essere per forza la meravigliosa isola della costa campana, anche se in realtà non erano saliti su nessun traghetto per raggiungerla. A quel punto ai due sfortunati turisti non è rimasto che rimettersi in viaggio, non prima però di aver fatto un giro nell'altrettanto affascinante piazza Martiri. Resta il mistero se abbiano avuto anche il tempo per concedersi un tuffo nelle acque della piscina comunale.

di Massimiliano Papasso
Pubblicato su Repubblica.it

venerdì 17 luglio 2009

giovedì 9 luglio 2009

OH MY GEORGE!!!

Dalle lacrime ai sorrisi. Dai pilastri traballanti di paura, alle gambe che sfarfallano per l'emozione. Nonostante le mille visite post trauma del premier, c'è voluto George Clooney per far tornare il buon umore sul viso dei terremotati de L'Aquila. L'attore americano, tra una rovina e l'altra, si è detto impressionato dalla potenza delle scosse che ad aprile distrusse la cittadina d'Abruzzo. In estasi gli aquilani, ma soprattutto le aquilane. Baci, abbracci e mille foto. C'è stata addirittura una vigilessa che quasi non reggeva all'emozione dopo uno scatto con l'attore del cuore. O forse era per quella promessa ("Voglio fare un film qui") che dovrebbe inorgoglire chi da quattro mesi vive in una tenda. E poco importa se nessuno di loro potrà andare a vedere quel film. In Friuli e in Irpinia questo genere di cose se le sognavano all'epoca di certi disastri.
Con l'affascinate George, però, non poteva mancare il mite Veltroni, rispuntato dalle rovine del Pd. Anche lui non ha resistito a una foto ricordo con l'amico più amato dalle donne. Loro sorridono, intorno ci sono ancora pietre, polvere e calcinacci. Siamo a L'Aquila ma in fondo sembra Pompei.

martedì 7 luglio 2009