Il buon Vasco aveva elogiato le virtù benefiche della Coca (cola) con tutte quelle sue bollicine. Da Venezia a Milano passando per Roma e la Toscana i sindaci di città grandi e piccole da un po' di tempo sponsorizzano con la stessa verve l'acqua che sgorga direttamente dai rubinetti dei propri concittadini.
Insomma niente più effervescenti naturali, al bando le molecole di sodio che si perdono in un mare di equilibrata frizzantezza, addio alla bottiglia che fa plin plin.
D'altronde perchè spendere soldi e fatica al supermercato quando dalla fontanella di ogni cucina ogni giorno può uscire gratis (si fa per dire) un'acqua limpidissima, altissima e buonissima. Talmente tanto che alcune amministrazioni locali hanno fatto partire da quest'anno una campagna di sensibilizzazione dal basso: manifesti, spazi pubblicitari e ordinanze per bandire dalle mense pubbliche - comprese quelle scolastiche - la bottiglia di minierale per rimpiazzarla con una più alternativa caraffa. Insomma tutti pazzi per l'acqua alla spina, o quasi.
A
Carpi - città in provincia di Modena - indovinate chi non ne vuole proprio sapere di attaccarsi alla canna della cucina? Come segnala il blog
CarpiBec i tavoli di sindaco, assessori e consiglieri durante i consigli comunali sono ancora inondati da bottigliette di minerale, effervescente e naturale: insomma niente caraffe ma solo una marea di tappi di plastica.
Che sia nata anche la casta della minerale?