Dalle lacrime ai sorrisi. Dai pilastri traballanti di paura, alle gambe che sfarfallano per l'emozione. Nonostante le mille visite post trauma del premier, c'è voluto
George Clooney per far tornare il buon umore sul viso dei terremotati de L'Aquila. L'attore americano, tra una rovina e l'altra, si è detto
impressionato dalla potenza delle scosse che ad aprile distrusse la cittadina d'
Abruzzo. In estasi gli aquilani, ma soprattutto le aquilane. Baci, abbracci e mille foto. C'è stata addirittura una
vigilessa che quasi non reggeva all'emozione dopo uno scatto con l'attore del cuore. O forse era per quella promessa ("Voglio fare un film qui") che dovrebbe inorgoglire chi da quattro mesi vive in una tenda. E poco importa se nessuno di loro potrà andare a vedere quel film. In Friuli e in Irpinia questo genere di cose se le sognavano all'epoca di certi disastri.
Con l'affascinate
George, però, non poteva mancare il mite
Veltroni, rispuntato dalle rovine del
Pd. Anche lui non ha resistito a una foto ricordo con l'amico più amato dalle donne. Loro sorridono, intorno ci sono ancora pietre, polvere e calcinacci. Siamo a L'Aquila ma in fondo sembra Pompei.
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