martedì 2 dicembre 2008

LA CASTA DELLA MINERALE

Il buon Vasco aveva elogiato le virtù benefiche della Coca (cola) con tutte quelle sue bollicine. Da Venezia a Milano passando per Roma e la Toscana i sindaci di città grandi e piccole da un po' di tempo sponsorizzano con la stessa verve l'acqua che sgorga direttamente dai rubinetti dei propri concittadini.
Insomma niente più effervescenti naturali, al bando le molecole di sodio che si perdono in un mare di equilibrata frizzantezza, addio alla bottiglia che fa plin plin.
D'altronde perchè spendere soldi e fatica al supermercato quando dalla fontanella di ogni cucina ogni giorno può uscire gratis (si fa per dire) un'acqua limpidissima, altissima e buonissima. Talmente tanto che alcune amministrazioni locali hanno fatto partire da quest'anno una campagna di sensibilizzazione dal basso: manifesti, spazi pubblicitari e ordinanze per bandire dalle mense pubbliche - comprese quelle scolastiche - la bottiglia di minierale per rimpiazzarla con una più alternativa caraffa. Insomma tutti pazzi per l'acqua alla spina, o quasi.
A Carpi - città in provincia di Modena - indovinate chi non ne vuole proprio sapere di attaccarsi alla canna della cucina? Come segnala il blog CarpiBec i tavoli di sindaco, assessori e consiglieri durante i consigli comunali sono ancora inondati da bottigliette di minerale, effervescente e naturale: insomma niente caraffe ma solo una marea di tappi di plastica.
Che sia nata anche la casta della minerale?

4 commenti:

  1. Il fatto è che in atto c'è una corsa per la privatizzazione dell'acqua, che nei prossimi anni diventerà quasi una guerra, per lo meno commerciale...
    anna

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  2. Ma lo dici con astio?
    g. sc.

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  3. COMUNICATO STAMPA COMUNE DI CARPI DEL 3/12/08, ORE 15,30


    Dopo le mense delle scuole dell’Unione delle Terre d’Argine, nei prossimi giorni faranno il loro ingresso anche in Consiglio comunale a Carpi le brocche contenenti l’acqua del rubinetto, che sostituiranno le bottiglie di minerale utilizzate durante i lavori del civico consesso. Lo stesso avverrà ovviamente in occasione delle sedute del Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine.
    “Una scelta dell’Amministrazione – osserva la Presidente del Consiglio Ada Menozzi – fatta già diversi mesi fa assieme ad Aimag, contestualmente alla decisione riguardante le mense scolastiche, ma che ha richiesto tempi più lunghi per l’espletamento e l’adempimento delle pratiche che un ente pubblico è tenuto a rispettare. L’idea è partita da Carpi e AIMAG sta cercando di diffonderla tra tutti i Comuni soci. E’ ovvio che ciò che viene richiesto ai cittadini, grandi e piccoli, sia a maggior ragione praticato anche dagli amministratori, soprattutto se può portare un piccolo ma importante contributo sia economico, per le minori spese, sia ambientale, per l’eliminazione del trasporto”.


    Che tempismo. D'altronde anche per portare delle brocche d'acqua in Consiglio comunale c'è una certa burocrazia da rispettare. E' la politica bellezza.

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  4. Magari le caraffe saranno solo una nuova cover per l'acqua, che sarà sempre quella delle bottigliette.

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