martedì 16 giugno 2009

BANDIERA ROSSA

Qualcuno l'ha piazzata lassù, a una settimana dalla vittoria. Per la verità una riconquista dopo molti anni di governo di destra. Fatto sta, la bandiera rossa che lunedì mattina sventolava sul campanile di una chiesa di di Fanano - comune dell'Appennino modenese - ha fatto storcere il naso proprio a tutti: sindaco, parroco e politicanti vari. Falce e martello su sfondo porpora, vessillo di quella che fu l'Unione Sovietica, non sono piaciuti. Simboli troppo estremisti per festeggiare la vittoria del centrosinistra all'ultima tornata elettorale, icone troppo offensive per chi, in quel rosso sbiadito, rivede riaffiorare i baffi di Stalin e la pelata di Lenin. Eventuali crimini compresi. Così, dopo un breve consulto, la bandiera è stata rimossa e l'Armata Rossa rispedita in Siberia. "Scherzo di cattivo gusto" ha detto il povero parroco che si è visto sventolare sotto al naso - e di fianco alla croce - l'emblema dell'Urss. "E' un gesto in cui io e la mia coalizione non ci identifichiamo" ha chiarito il neo sindaco che è riuscito a riacciuffare il paese dopo anni di dominio di centrodestra. Altro che Don Camillo e Peppone.

5 commenti:

  1. C'è un refuso nel titolo. E t'ho detto tutto.

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  2. azz... peggio della mestra delle elementari!!!!!!!
    mas

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  3. C'è un refuso anche nel commento.

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  4. ...naaaaaaaaaaa! c'è un refuso nell'attacco! E il cerchio si chiude.

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